Insieme a Stefano Scanferla tecnico della nostra Under 18 abbiamo analizzato il momento dei giovani cavatori.
Stefano, da botticinese Doc quali sensazioni si provano ad allenare finalmente la squadra del tuo paese?
“E’ un grande piacere poter dare una mano sia in campo che fuori alla società che mi ha cresciuto e dove nella scorsa stagione sono ritornato a casa dopo vent’anni di esperienza in Italia e in Europa. Nella mia carriera il Botticino ha avuto un ruolo fondamentale perché mi ha lasciato qualcosa di positivo nei futuri anni di professionismo a Calvisano, in Nazionale e in tutte le altre squadre nelle quali ho giocato. Uno degli obiettivi è trasmettere oggi le mie capacità sia ai miei compagni della prima squadra ma soprattutto ai ragazzi più giovani che alleno”.
Tu guidi un gruppo di adolescenti. Qual è l’obiettivo primario di un buon allenatore?
“Il mio obiettivo di tecnico è quello di fornire delle basi solide ai ragazzi così da poterli preparare bene per la prima squadra e dunque sposare in pieno il concetto di linea verde sul quale la società sta investendo. In Under 18 si allenano intensamente le basi atletiche, fisiche e tecniche dei giovani, in modo da prepararli nel migliore dei modi per il salto in Seniores”.
La classifica dell’Under 18 dice che siamo al quarto posto. Secondo te quali sono gli aspetti che funzionano e quelli invece da migliorare?
“Ritengo che la touche vada bene così come alcuni movimenti che il mio collega Maurizio Damonti ha inserito durante il gioco. Da migliorare sicuramente c’è la motivazione e i dettagli tecnici in allenamento”.
Ph. Francesco Cittadini