Sei giornate di speranza per qualcuno, di paura per altri… Nel campionato di Serie B la nostra Seniores comincia la volata salvezza a Pedavena contro il Feltre. Domenica 17 marzo capitan Ragnoli e soci saranno di scena alle ore 15 nel piccolo comune bellunese famoso per la storica e omonima birra. “Ci aspetta una sfida difficile perché affrontiamo una squadra che pratica un ottimo rugby – afferma alla vigilia il tecnico Filippini – al tempo stesso siamo determinati per onorare l’impegno che ci attende”. Purtroppo, la giornata di sosta non è bastata per svuotare l’infermeria che nel reparto degli avanti continua ad essere piena. Ai box restano infatti i lungodegenti Arici, Ghidoni, Bignardi, Bonizzardi e Scaroni. Inoltre, sono indisponibili per la distante trasferta le due seconde linee Filippini e Martani e il tallonatore Altamirano impegnato a Zagabria con la Nazionale croata. “La rosa profonda ci permette di effettuare delle rotazioni e dare quindi fiducia ai più giovani e ad altri validi elementi che fanno parte del gruppo – aggiunge Filippini – in allenamento abbiamo studiato e collaudato delle soluzioni inedite”. Lo staff tecnico ha scelto quindi una formazione rinnovata rispetto a quella che due settimane fa ha superato la Castellana. Diversa la situazione nel pacchetto arretrato che ritrova l’estremo Gaspari e il mediano di apertura Sardo mentre deve rinunciare a Savardi alle prese con un problema fisico. Il Feltre che in classifica occupa la quarta posizione, è reduce da tre successi consecutivi che lo hanno rimesso in corsa per ambire al salto di categoria. Per di più, ad aggiungere ulteriore difficoltà alla gara è il fatto che il campo di Pedavena è tradizionalmente un terreno ostico da espugnare. Sono poche infatti le squadre ospiti che nella stagione attuale hanno violato il fortino granata. Tra queste ci sono sia il Rovato che il Brixia, cugine bresciane che il Botticino cercherà di emulare nella delicata missione in arrivo. L’incontro, valido per la diciassettesima giornata di Serie B, verrà diretto dal signor Zerbinati di Rovigo.
